giovedì 30 agosto 2018

Malachite


Ora so, Malachite, cos'é la Vita, la Speranza,
é una danza roboante, sensuale e vorticosa
e non fartene scrupolo o cruccio, né prudenza,
balla con leggerezza, con me, senza posa.

Un'Arcobaleno di Verde, di certezze, di luce,
di attenzioni, sguardi, carezze e parole
che sconoscevo in fondo a quel buio pozzo...
Molto prima della Rivoluzione, del Sole.


martedì 21 agosto 2018

Vivere


Nascere, Crescere, Morire.
Ripetere,
fino alla fine.

giovedì 16 agosto 2018

Divino

Tu la tua Dea, io il mio Dio

Dov'era tutto questo dieci anni fa,
mentre immaginavo mondi tristi e cupi?
E oggi che scorgo ancora gli stessi lupi
mi chiedo: tra dieci anni cosa sarà?

E la felicità, purtroppo o per fortuna,
è chiusa nel tuo sorriso di sole
per me che sono una stupida luna
in un cielo affannato di nuvole.

E purtroppo lo dico non per tormento
ma perché voglio essere stella anche io
e assieme a te brillare nel firmamento:
tu la tua Dea, io il mio Dio.

venerdì 23 agosto 2013

Diario di Bordo - Aggiornamento

Preso da http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=10162


Ho capito di più del piccolo e falso mondo in cui vivevo in questi ultimi due mesi che nei  30,9 anni precedenti.

In questo mondo di bugie, leggerezze e frasi fatte create ad arte da subconsci (?) troppo impegnati a distorcere la realtà piuttosto che cambiarla, io mi riscopro un Ermenauta, disperso in un universo di significati.

La morale di questa storia é semplice, non fate troppo affidamento alle parole: anche le più sincere possono essere false, perché troppo spesso anche se vere non sono realmente sentite da chi ve le dice.

Però c'é una cosa che mi rincuora in questo turbinio di astri lontanissimi e vuoti siderali: una magnifica Cartografa mi aiuta a destreggiarmi in questo mare di stelle, tutte troppo poco luminose rispetto al tuo splendore, Rossella. Grazie per condividere con me questo viaggio. Ti Amo.

mercoledì 5 dicembre 2012

Stargirl

Fonte: Non la conosco, ma é cmq troppo bella


La mia ragazza delle stelle é arrivata
su un carro di dolci profumi e pelli vellutate...
Quante volte ho pensato la vita avariata
prima di sentire le dolci note fruttate
delle tue risa algide e rumorose.
E non importa più se faccio pochi sogni:
uno solo basta per dargli le mie cose preziose
magari non appagando tutti i bisogni
ma sicuramente quelli che ti fanno ridere.
Grazie, Stargirl, per farmi vivere.

sabato 2 giugno 2012

I – La stupidità della Vita, l'ironia della Morte.




C'è chi sfreccia in moto a 200 all'ora aspettando che rabbia, frustrazione, dolore o Dio sa cos'altro vengano trascinati via dalla velocità, c'è poi chi si abbandona a canti stonati a squarciagola, o fa manbassa di cioccolato.

Io, per sgomberare la mente da ogni pensiero, trovo il giusto conforto solo abbandonando il mio essere alla libertà di uno spazio aperto: contemplazione della natura come liberazione ed evoluzione, credo ne abbia già parlato qualcun'altro prima di me... D'altronde devi essere ben motivato per scendere le centinaia di scalini ed arrivare alla spiaggia di Santa Caterina, altrimenti perché fare quella faticaccia? 

Solite storie del cazzo, inutili problemi come mille altri, banali, forse pure stupidi... Ma non per questo meno dolorosi, terribili, angoscianti, folli e disperati. Spesso è la vita stessa, a volte indulgente ed altre troppo severa, che per la sua natura intangibile ed inevitabile non sempre ti permette di capire quanto un dolore sia doloroso né, tanto meno, perché, come o cosa tu stia vivendo.

Onestamente a volte ho pure il dubbio sul quando, ma forse son cose strettamente personali.

Poldo, così chiamo l'enorme masso che campeggia al centro della spiaggia, è sempre stato capace di trasmettermi conforto, stabilità: lui, caduto da chissà dove su quelle cocole... non so più quante volte mi sia stato d'aiuto, assestando la mia rotta, vaga e tenebrosa, in vari melanconici tramonti

Si, sono melodrammatico. Fottutamente romantico e melodrammatico.

Così, rimbambito dall'ossessivo rimuginare, mi son fiondato giù per gli scalini, fagocitandoli velocemente, quasi i miei pensieri mi inseguissero per colpirmi violentemente, tramortirmi, uccidermi. Cosa, in fondo, non del tutto sbagliata.

Senza le mie turbe non avrei sceso quegli scalini, e comunque se fossero state più lievi magari mi sarei reso conto in tempo della colluttazione che avveniva solo poco sotto di me, del tizio che veniva strangolato e tutto il resto.

Ma invece me ne son reso conto troppo tardi, pietrificandomi alla vista della scena ormai conclusa, proprio mentre l'assassino, resosi conto della mia presenza, si fiondava verso di me.

Poi le solite cose, una fottuta paura di morire, ti giri e scappi più veloce che puoi, ma l'imperizia della fretta, la cattiva gestione comunale ed un po' di muschio sui gradini di cemento e sei qualche metro più giù con la testa spaccata... 

Respiro piombo.

Ancora un attimo... invio.

Prenditiprego. Prenditiprego. Prenditi...

domenica 27 maggio 2012

Ridicolo

Immagine di Giusy Nicosia





E suonano ancora i campanelli
di un Amore non corrisposto
ed un candelabro risveglia
ricordi sopiti di allegra festa.
Non si ricordano le glorie dei vinti,
come manco le sconfitte dei grandi,
ma io ricorderò l’Amore, platonico,
la gloria e la tragedia, la vittoria e la sconfitta
di quei giorni, di quelle parole che
mi hanno colpito, tramortito, fustigato,
inebriato, ammansito, innamorato.
L’Amore è un unico filo conduttore
di mille amori che passa e congiunge,
mutevole, camaleontico,
ma che rimane sempre uguale a se stesso
forte ed onesto, triste e festoso.
Continuerò l'Amore,
anche se la maschera della delusione
avrà scolpito le sue forme su questo sorriso
ebete e sognante: Ridicolo.
O almeno è così che sembra.

lunedì 7 maggio 2012

Serotonina


Smarrirmi nel cangiante mondo tuo oculare
ed il mondo la fuori da qualche parte
andare avanti con i propri ritmi, precipitare
improvviso nella nostra opera d'Arte.

venerdì 20 aprile 2012

جني (Djinn)

Vortice di Anime Dannate in un Mare di Cioccolato. Fotografia di: dedo


Immagina: un mare di cioccolato...
Caldo, ustionante, dolce come la morte.
Tiepido, fangoso, da finire intrappolato.
Freddo, asfissiante: immobilizzato alla sorte.

lunedì 2 aprile 2012

Prospettiva K

Maurits Cornelis Escher rivisto in chiave Lego

Ho i piedi neri di gioia
e nuvole di spaghetti ingarbugliati, nella testa...

E come sempre si scrive sempre per noia
o per il cuore in tempesta.

Ed una barca non é mai abbastanza grande
né una vela troppo nana
convinti sempre che un paio di mutande
riescan a trascinare una battana...

Piccolo é il mondo, é sempre troppo piccolo
per l'uomo moderno,
che scambia troppo spesso un fastidio solo
per un madido, infinito averno...

Averne, di problemi seri, é gran cosa
altro che mutande, basterebbe una rosa!